«Potrei dire che Codice è la mia Utopia realizzata. Mi spiego. Ho sempre pensato a Codice come una casa editrice di nicchia, raffinata, non per tutti. Quindi quando ho pubblicato il primo volume Network effect. Quando la rete diventa pop, assieme a miei più giovani colleghi mi sono sentita privilegiata. La cura dell’editor, il continuo confronto su copertina, font etc ma anche sugli argomenti del volume mi hanno fatto sentire Autore nel senso vero del termine (magari non lo sono ma il mio sentire è stato ed è questo). Con Utopie. Percorsi per raccontare il futuro, come ho detto all’inizio si è conclusa (almeno in parte) una ricerca su questa parola, sul suo valore e significato oggi. La mia ossessione come alcuni amici sostengono. Tanti Autori (quelli davvero tali) mi hanno seguita su questo tema e l’hanno declinato secondo i loro saperi. Il risultato un volume che ha inaugurato una nuova veste editoriale di Codice, la scelta di una copertina uguale per autori e argomenti. Ci differenziano solo i colori.
Per Utopie c’è stata anche una ricerca di impaginazione intrigante con tondi e corsivi, insomma bella e curata. Mi candido per una terza pubblicazione…