Vittorio Bo e Codice Edizioni si uniscono alle felicitazioni che da tutto il mondo scientifico, e non solo, giungono al CERN di Ginevra per quella che senza dubbio è una delle più grandi scoperte degli ultimi anni: il bosone di Higgs.
Ne siamo particolarmente felici, avendo pubblicato di recente tre volumi che si occupano della questione, e che consigliamo a tutti i nostri lettori, curiosi senz’altro come noi:
“I fisici hanno presto capito che la massa del bosone di Higgs può essere resa stabile, in teoria, introducendo un nuovo insieme di particelle ipotetiche. La nuova teoria, che è stata chiamata supersimmetria, aggiunge una particella partner fermionica a ogni bosone e una partner bosonica a ogni fermione. Queste particelle supersimmetriche si sarebbero formate ai primordi dell’universo ma sarebbero tutte decadute, tranne una. Questa particella ipotetica, detta neutralino, è neutra, stabile e molto adatta a costituire la misteriosa materia oscura”.
“Come le increspature nei campi elettromagnetici producono pacchetti di quanti, i fotoni, così il campo di Higgs dovrebbe manifestarsi nei bosoni di Higgs. Un po’ come con l’uovo e la gallina, il bosone di Higgs “sente” il campo onnipresente di Higgs e quindi ha una massa. La teoria di Higgs implica che il bosone omonimo abbia una massa imponente, fino a mille volte quella di un atomo di idrogeno”.
• Il buio oltre le stelle, di Amedeo Balbi, astrofisico di fama internazionale, parte da questa domanda fondamentale: “Che cosa sono l’energia e la materia oscura, le componenti predominanti del cosmo di cui abbiamo per ora solo una conoscenza indiretta? Potrebbero mettere in discussione le ipotesi fisiche alla base della descrizione e dell’interpretazione dell’universo?”
“Nel romanzo Angeli e demoni, lo scrittore Dan Brown ha fantasticato su una certa “bomba materia-antimateria” costruita nei laboratori di fisica del CERN, a Ginevra. Quello ipotizzato da Dan Brown è uno scenario del tutto fantasioso (sebbene l’ufficio stampa del CERN abbia pensato saggiamente di usare a proprio vantaggio il ritorno pubblicitario generato dal libro e poi dal film di Ron Howard). Tuttavia, fantasie sfrenate a parte, particelle di antimateria vengono davvero prodotte abitualmente negli acceleratori di particelle, e al CERN sono stati creati più volte anti-atomi di idrogeno (o atomi di anti-idrogeno, decidete voi) in cui un anti-elettrone orbita intorno a un anti-protone”.