Felici e remissivi: così le aziende creano i nuovi schiavi – Edgar Cabanas, Il Fatto quotidiano

Il Fatto Quotidiano

La felicità sul luogo di lavoro può diventare una «strategia per il controllo dei lavoratori e la loro sottomissione alla cultura aziendale. È stata molto usata, ad esempio, per scaricare la responsabilità verso il basso, rendendo i dipendenti maggiormente imputabili per i propri successi e i fallimenti come per quelli dell’azienda». Dalle pagine del “Fatto quotidiano” Edgar Cabanas, autore insieme a Eva Illouz di Happycracy, mette in guarda dall’ideologia della felicità a tutti i costi che si è fatta strada nella società, e che per le aziende può diventare un trucco per chiedere ai lavoratori più impegno e rendimento in cambio di ricompense inadeguate alle condizioni di lavoro.

Domenica 14 aprile alle 17.00 Edgar Cabanas ed Eva Illouz saranno al National Geographic Festival delle Scienze.

A questo link l’articolo completo.

"Happycracy" di Eva Illouz ed Edgar Cabanas

“Happycracy” di Eva Illouz ed Edgar Cabanas

Viviamo in un mondo invaso dall’apparente felicità, a un livello tale che essere felici sembra essere diventato non solo un obiettivo di vita, ma un diritto e un obbligo. Non ci è concesso di fallire, e siamo condannati al successo e al benessere. Per aiutarci, alla fine degli anni Novanta è nata una nuova “scienza” dominata dalla psicologia positiva, con i suoi medici, le sue celebrità, i suoi scienziati autoproclamati e i suoi guru pronti a insegnarci come essere felici. In Happycracy, la famosa sociologa Eva Illouz, già autrice di dissacranti saggi sulla mercificazione dell’amore, ed Edgar Cabanas dimostrano quali conseguenze – politiche, ideologiche, scientifiche ed economiche – e minacce si nascondono dietro l’industria della felicità a tutti i costi, che ha spostato la responsabilità dalla società all’individuo.

Un libro provocatorio e urgente sulla ricerca universale della felicità e sulla dittatura che questa ricerca ha imposto a tutti noi.

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