«De Biase ci offre una bussola per orientarci nel mare magnum dell’information overload e delle fake news. Difficile fare previsioni (a meno di non essere Ramez Naam) ma come argomenta brillantemente De Biase: “Il compito è porre domande, comprendere le dinamiche nascoste nelle strutture che gli umani stessi hanno creato, sviluppare nuove narrazioni liberatorie, mettere l’accento sulla consapevolezza delle conseguenze. Distinguere tra ciò che è importante e ciò che è solo interessante, e fare l’ennesimo salto culturale. Ognuno, insieme. Con un approccio ecologico ai media. Perché, anche se i computer vanno più veloci, gli umani possono andare più lontano.”»