«”Dobbiamo organizzare i social e l’economia digitale in modo diverso”. In questa intervista, il grande fustigatore dell’impero digitale Evgeny Morozov, autore di Silicon Valley: i signori del silicio, si dice scettico sul nuovo corso di Facebook dopo lo scandalo di Cambridge Analytica. Per lui l’unica soluzione è un’altra: “I dati sui social network devono rimanere proprietà dei cittadini. Le grandi aziende digitali devono pagare per usarli, e tanto. Mentre le associazioni e gli enti locali devono pagare poco o addirittura essere finanziati”. Poi racconta dei casi di Amsterdam e Barcellona che stanno aprendo i dati alla cittadinanza. “Ma senza una strategia europea non si va da nessuna parte”».
Da alcuni anni le aziende della Silicon Valley promettono abbondanza, prosperità, riduzione delle disparità e una nuova società in cui tutto sarà condivisibile e accessibile, superando le vecchie logiche di mercato. Ma le cose stanno davvero così? Siamo sicuri che Google, Amazon, Facebook, Twitter & Co. non siano piuttosto l’ultima incarnazione del capitalismo (ancora più subdolo, perché mascherato dietro le suadenti parole della rivoluzione digitale) e l’ennesima versione dell’accentramento di potere economico e politico nelle mani di pochi? In tutto questo, sostiene Morozov, di democratico, rivoluzionario e “smart” c’è ben poco. C’è invece una merce svenduta sull’altare del profitto: i nostri dati personali, la nostra privacy e soprattutto la nostra libertà.
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Altri libri di Evgeny Morozov: L’ingenuità della rete, Contro Steve Jobs