Letture in evoluzione > 24.09.2013 «Il reverendo William Paley, che scorgeva nella straordinaria complessità delle forme viventi il progetto accorto e finalistico di un creatore, è entrato nella storia per un paragone che, in seguito, […]
L’omaggio ai tardigradi che non sono fotogenici > 25.07.2013 «Finalmente giustizia è fatta. Ammettiamolo: siamo pronti a batterci per salvare dall’estinzione i panda giganti, ma siamo poco propensi a muovere un piede (salvo con intenti omicidi) in favore di […]
Lisa Signorile e il bestiario dell’evoluzione > 25.07.2013 «Il calamaro vampiro, che vive negli oceani a una profondità tra i 500 e e i 1000 metri, in un habitat semidesertico a minima ossigenazione, si muove battendo le sue […]
Come sono belli gli animali più brutti > 11.07.2013 «Si comincia con il Vampyroteuthis infernalis, una sorta di seppia nana che vive negli abissi del mare, vera creatura degli inferi ancora piena di segreti. Più avanti troviamo la Gymnophiona, […]
La lunga vita dell’heterocephalus glaber > 18.01.2013 «Vive al buio, in gallerie dove l’ossigeno scarseggia, respirando i vapori delle proprie feci. Eppure l’eterocefalo glabro gode di grande longevità e, fino all’ultimo secondo di vita, di ottima […]
Il libro che parla di mostri, ma mica tanto brutti (maggio 2012) > 21.05.2012 Avete mai sentito parlare di un lombricone bavoso chiamato cecilia, cugino delle rane e che anziché gracidare sulle foglie di ninfea negli stagni ha optato per la vita sotterranea, emergendone solo molto raramente o, in alcuni casi, mai? Oppure dei Piconogonidi, creature che assomigliano ai ragni con zampe vicino alla bocca e che possono essere grandi pochi millimetri o bestioni da 75 cm con zampe da 40 cm l’una?
Se siete stufi di animali “carini”, per voi ci sono i brutti e ingegnosi (maggio 2012) > 11.05.2012 Il Venerdì recensisce L’orologiaio miope di Lisa Signorile, che con una prosa divertente ci racconta 37 specie animali sconosciute e non sempre gradevoli, ma scientificamente molto affascinanti; delle creature che sembrano disegnate non tanto dal famoso “orologiaio cieco” di Richard Dawkins, quanto da uno miope e un po’ distratto.