Il Venerdì recensisce L’orologiaio miope di Lisa Signorile, che con una prosa divertente ci racconta 37 specie animali sconosciute e non sempre gradevoli, ma scientificamente molto affascinanti; delle creature che sembrano disegnate non tanto dal famoso “orologiaio cieco” di Richard Dawkins, quanto da uno miope e un po’ distratto.
L’eterocefalo glabro, una sorta di ratto africano, privo di peli, semicieco e con dentoni sporgenti, che vive in colonie sotterranee, dove, come tra le formiche, solo una femmina si riproduce e gli altri servono da soldati o operai. Per abitare quelle tane umide, calde e affollate, l’eterocefalo ha sviluppato insensibilità al dolore, un supersistema immunitario (non si ammala di cancro) e una resistenza alla carenza di ossigeno che lo fanno vivere fino a trenta anni, contro i tre di un topo normale.