Abbiamo fatto tre domande sul bosone di Higgs ad Amedeo Balbi, autore per noi di “Il buio oltre le stelle“.
Il suo libro è un’esplorazione affascinante dei lati segreti dell’universo, una quête nella maestosità e nei misteri più oscuri del cielo. Ci sembrava quindi la persona più adatta a spiegarci ciò di cui si è tanto parlato negli ultimi giorni.
Ecco che cosa gli abbiamo chiesto, ed ecco che cosa ci ha risposto:
Che cos’è il bosone di Higgs? Se possibile, spiegacelo in modo semplice, ma senza utilizzare metafore.
È una particella elementare, l’ultima che mancava per completare il modello standard, che descrive tutte le particelle che costituiscono il mondo di cui abbiamo esperienza diretta, e tre delle quattro interazioni fondamentali.
Perché è così importante?
È importante per due motivi:
1) aver trovato il bosone di Higgs conferma la validità del modello standard, dato che era l’ultimo elemento che mancava all’appello;
2) ci permette di comprendere il modo in cui le particelle elementari del modello standard acquistano una massa.
Fatti una domanda e datti una risposta, ovvero: c’è qualcosa che i profani avrebbero dovuto chiedere ai non-profani sul bosone di Higgs e non hanno chiesto? Qualcosa che non è stato detto e invece secondo te è importante e avrebbe dovuto essere detto/scritto?
Certo: siamo sicuri che la particella scoperta dal CERN sia proprio il bosone di Higgs?
E rispondo: il fatto che quella appena scoperta sia una nuova particella elementare è praticamente certo. Che questa particella abbia anche le caratteristiche che ci si aspetta abbia il bosone di Higgs sembra altrettanto certo. Ma non è possibile escludere del tutto che una particella diversa si stia mascherando da bosone di Higgs. E quest’eventualità, per quanto improbabile, potrà essere esclusa in modo definitivo soltanto nei prossimi mesi con ulteriori studi.