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Festival della Scienza 2013 – Bellezza

Festival della Scienza

Sono passati dieci anni esatti dal giorno della prima inaugurazione del Festival della Scienza di Genova, avvenuta il 23 ottobre 2003; tutto è pronto per la decima edizione, che prenderà il via domani, il 23 ottobre 2013, proprio nel giorno di questo grande anniversario.

Ad organizzare il festival, presieduto da Manuela Arata e diretto da Vittorio Bo, è l’Associazione Festival della Scienza con Codice. Idee per la Cultura, la nostra società gemella.

 

Saranno presenti, come ogni anno, alcuni nostri autori. Qui di seguito i dettagli:

 

sabato 26 ottobre, ore 16.00
Ecologia della Bellezza – I gusti della natura
con Ferdinando Boero; introduce Giorgio Bavestrello
Aula magna palazzo dell’Università, via Balbi 5
Ingresso: biglietti Festival fino a esaurimento posti

«Tutto inizia dalla necessità di preservare la natura. Dove fare un Parco? Di solito i Parchi si fanno nei posti “belli”. Ma che cos’è la bellezza? La bellezza è spesso concepita come “rappresentazione” di qualcosa di naturale o, addirittura, di qualcosa che trascende il mondo sensibile. Ma abbiamo davvero bisogno di mediazioni per percepirla? La Natura è instancabile produttrice di bellezza e noi, spesso, non siamo attrezzati culturalmente per comprenderla. I Parchi naturali sono musei all’aperto, in cui la bellezza della Natura viene incorniciata in un contesto di regole. Che cosa ci “piace” della Natura? I canoni con cui riconosciamo la bellezza naturale sono innati o devono essere appresi? Possiamo davvero “migliorare” la Natura? Esiste la possibilità di studiare scientificamente la bellezza naturale, anche per decidere quali porzioni della Natura siano meritevoli delle nostre attenzioni?»

Ferdinando Boero è professore di Zoologia all’Università del Salento e associato all’Istituto di Scienze Marine del CNR di Genova. Collabora con il quotidiano La Stampa. Con noi ha pubblicato Economia senza natura (acquista il libro subito su IBS o Amazon).

 

 

domenica 27 ottobre, ore 15.30
Chi ha ucciso la ricerca biomedica in Italia? Interessi politici, mazzette e tanto spreco
con Daniela Minerva, Silvio Monfardini, Sergio Dompè, Silvio Garattini, Nello Martini; introduce Vittorio Bo
Palazzo Ducale, sala del Minor Consiglio, piazza Matteotti 9
Ingresso: biglietti Festival -prenotazione consigliata-

«Big Pharma è il complesso industriale con il più alto contenuto di ricerca scientifica, impermeabile a qualunque crisi economica e capace di generare sempre e comunque fiumi di profitti. Comparto da cui però l’Italia è esclusa, così com’è esclusa dallo sviluppo scientifico e industriale che la grande guerra al cancro ha alimentato e continuerà ad alimentare nei prossimi anni. Eppure poteva andare diversamente. La grande ricerca Farmitalia, la Montedison, l’occasione persa degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (gli IRCCS) e i ritardi dell’industria italiana: tra interessi, carriere, mazzette, soldi rubati e tanto spreco… L’Italia aveva in mano le carte per partecipare alla grande partita della ricerca biomedica, ma è stata spazzata via. Per capire che cosa ci ha lasciati fuori dal “grande gioco” del business farmaceutico, analizziamo il problema da diversi punti di vista parlandone con Daniela Minerva, Sergio Dompè, Silvio Garattini e Nello Martini».

Daniela Minerva, responsabile delle pagine di scienze, medicina e salute per l’Espresso, e Silvio Monfardini, medico oncoloco e direttore del progetto di oncologia geriatrica della Fondazione Don Gnocchi di Milano, sono autori per noi di Il bagnino e i samurai. La ricerca biomedica in Italia: un’occasione sprecata (acquista il libro subito su IBS o Amazon).

 

 

domenica 27 ottobre, ore 19.30
Quanto siamo responsabili? Filosofia, neuroscienze e società
con Mario De Caro, Andrea Lavazza e Giuseppe Sartori; introduce Manuela Arata
Palazzo Ducale, sala del Minor Consiglio, piazza Matteotti 9
Ingresso: biglietti Festival -prenotazione consigliata-

«Qualità individuale, virtù pubblica, fondamento delle relazioni: il concetto di responsabilità è tanto pervasivo quanto apparentemente intuitivo, ma in realtà uno sguardo più attento rivela grandi sorprese e questioni aperte. De Caro, Lavazza e Sartori incrociano i risultati delle neuroscienze e della psicologia, le indagini filosofiche e gli aspetti giuridici. Se il mondo e il cervello sono deterministici, può esistere la responsabilità? Fino a che punto è possibile attribuirsi le conseguenze di un’azione? Quando, in sede penale, possiamo essere imputabili di un reato? Cosa significa, in definitiva, una vita vissuta responsabilmente? Domande fondamentali non solo sul piano teoretico, ma anche per le loro ricadute sulla nostra esistenza e sulla società»

Mario De Caro insegna Filosofia morale all’Università Roma Tre. Andrea Lavazza è studioso di scienze cognitive e neuroetica, ed è associato al Centro universitario internazionale di Arezzo. Giuseppe Sartori è è ordinario di neuropsicologia clinica e neuroscienze cognitive all’Università di Padova. Insieme hanno scritto Quanto siamo responsabili? Filosofia, neuroscienze e società (acquista il libro subito su IBS o Amazon).

 

 

domenica 27 ottobre, ore 21.00
Un ottimista razionale. O del perché il futuro sarà ricco e prospero
con Matt Ridley; introduce Vittorio Bo
Palazzo Ducale, sala del Maggior Consiglio, piazza Matteotti 9
Ingresso: biglietti Festival -prenotazione consigliata-

«Durante la peggior crisi economica di sempre, Matt Ridley ci spiazza assicurandoci un futuro di ricchezza e prosperità. Da diecimila anni a oggi il benessere dell’uomo è aumentato a ritmo crescente. Reddito pro capite, aspettativa media di vita, disponibilità di beni e risorse; in un mondo non perfetto ma migliore di quanto pensiamo, il trend a livello globale è positivo, ed è la prova che la Storia spinge sempre in una direzione. Per questo, spiega Ridley, non esistono “ricette per un futuro migliore”. L’invito che ci rivolge è di fare ciò che l’umanità ha sempre fatto per arrivare dov’è: scambiare idee, creare, innovare, migliorare».

Matt Ridley è uno dei divulgatori scientifici più conosciuti al mondo. Con noi ha pubblicato Francis Crick. Lo scopritore del codice genetico e il libro protagonista di questa lectio magistralis, Un ottimista razionale. Come evolve la prosperità (acquista il libro subito su IBS o Amazon).

 

 

martedì 29 ottobre, ore 21.00
Immersi nelle storie. Il mestiere di raccontare nell’era di internet
con Frank Rose; introduce Vittorio Bo
Palazzo Ducale, sala del Maggior Consiglio, piazza Matteotti 9
Ingresso: biglietti Festival -prenotazione consigliata-

«Nel corso del ventesimo secolo ogni nuovo mezzo di comunicazione ha rivisto, riscritto e in parte sconvolto le regole che governano l’arte della narrazione. Lo scopo è stato per tutti sempre lo stesso: immergere il pubblico nelle storie raccontate. Oggi, grazie alla natura sociale e collaborativa di internet, quest’arte ha raggiunto il suo massimo grado di evoluzione: lo spettatore non è più solo “immerso” nella storia, ma è chiamato a farne parte, a contribuire alla sua evoluzione. Frank Rose ha studiato alcuni dei fenomeni più importanti della cultura pop contemporanea (dal Batman di Christopher Nolan a Lost, fino ai videogiochi per la Xbox) e ha parlato con gli autori che li hanno creati. La storia sei tu è uno sguardo attento e acuto sul modo in cui stanno cambiando i mezzi di comunicazione e l’industria dell’intrattenimento».

Frank Rose, antropologo digitale (come si definisce lui stesso sul suo sito), è uno scrittore e giornalista che si occupa di new media e del loro impatto sulla società. Ha scritto su Wired, Fortune, The New York Times Magazine, e Rolling Stone. Con noi ha pubblicato Immersi nelle storie. Il mestiere di raccontare nell’era di internet (acquista il libro subito su IBS o Amazon).

 

 

mercoledì 30 ottobre, ore 18.00
Cosmicomic. Gli uomini che scoprirono il Big Bang
con Amedeo Balbi e Luca Sofri; introduce Manuela Arata
Palazzo Ducale, sala del Maggior Consiglio, piazza Matteotti 9
Ingresso: biglietti Festival -prenotazione consigliata-

«1964, Holmdel, New Jersey. Mentre mettono a punto un’antenna, due giovani radioastronomi captano un onnipresente rumore di fondo di cui non riescono a darsi una spiegazione. S’avvia un’indagine che li porta a ripercorrere a ritroso mezzo secolo di storia della scienza, tra scoperte sensazionali e intuizioni ingiustamente trascurate, sulle tracce di scienziati noti e meno noti: dai mostri sacri Einstein e Hubble al prete-scienziato Lemaître, dal dissacrante Gamow all’eretico Hoyle. Ognuno di loro ha intravisto un pezzo della soluzione, ma nessuno è riuscito a ricostruire il quadro completo. E mentre la storia si dipana, prende corpo la possibilità che dietro un banale ronzio possa nascondersi, la risposta alla domanda che l’umanità si pone fin dalla sua infanzia: come e quando è iniziato tutto quanto? La nuova spy-story a fumetti di Amedeo Balbi raccontata in un dialogo con il giornalista Luca Sofri».

Amedeo Balbi, astrofisico e docente all’Università di Roma Tor Vergata, è autore per noi di Cosmicomic. Gli uomini che scoprirono il Big Bang (insieme a Rossano Piccioni), in uscita a novembre, e di Il buio oltre le stelle. L’esplorazione dei lati oscuri dell’universo (acquista il libro subito su IBS o Amazon).

 

 

QUI il programma completo del Festival della Scienza. E QUI tutte le informazioni utili (date, orari, prezzi, modalità d’acquisto dei biglietti). L’hashtag ufficiale della manifestazione (sia per Twitter, sia per Facebook, è #festivalscienza.

É inoltre online il sito Festival Scienza LIVE, su cui potrete trovare conferenze, lezioni e interviste a partire dal 29 ottobre alle 11:00, fino al 3 novembre alle 19:00. Potrete anche seguire e partecipare al flusso della conversazione utilizzando, sia su Twitter, sia su Facebook, l’hashtag #oradiscienze, che è quello ufficiale del canale.

 

 

 

 

 

 

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