Gli autori Codice al Salone del libro di Torino
Vi aspettiamo al Salone del libro di Torino (18-22 maggio) allo stand V74 e agli incontri con i nostri autori Andrea Fantini e Giacomo Destro.
Qualche giorno fa, tramite il profilo Twitter e la pagina Facebook di Codice Edizioni (a proposito: siete già nostri amici? Se la risposta è no, non preoccupatevi: il rimedio è a portata di click), abbiamo chiesto ai nostri lettori di dirci quale fosse il loro gioco preferito quand’erano piccoli.
Non paghi di tanta curiosità, abbiamo chiesto loro anche se avessero delle domande da farci, appunto, sul loro giocattolo del cuore. O meglio: non a noi, ma a Davide Coero Borga, autore di La scienza dal giocattolaio.
Sono arrivate diverse risposte: abbiamo selezionato le più divertenti e le abbiamo sottoposte a Davide.
Eccole qui. Buona lettura!
L.B., da Facebook: «Perché la Lego ha tolto dal commercio il mitico Fabuland?»
Davide Coero Borga: «Fabuland! Il giocattolo aristotelico. Fra la tesi Lego e l’antitesi Duplo ha saputo trovare una sintesi creativa che ha cavalcato il mercato giocattolaio per tutti gli anni Ottanta. In vendita dal 1979 al 1989, con tante confezioni piene di pezzi unici, eccezioni a conferma della regola del modulo base Lego: il mattoncino. Neanche Raf sa dirci cosa resta di tutta quella magia bambina. Eppure da allora la casa di giocattoli danesi non ha più smesso di sorprenderci con universi Lego creati ad hoc: Lego City, Dino, Ninjago, Friends, Super Heroes, Monster Fighters, Heroica, Bionicle, Kindoms… »
T.P., da Facebook: «Perché stentano ad imporsi i giocattoli di dinosauri teropodi piumati o anatomicamente corretti (cfr. la pronazione del polso)? È semplice disattenzione educativa? Penso ad esempio alla nuova linea della Lego “Dino”, ma anche a tutte le linee dai “Dinoriders” alle varie serie del franchising di “Jurassic Park”».
Davide Coero Borga: «Hai ragione! Anche se ci sono un sacco di pseudo dinosauri piumati piacciono ai bambini e sono in distribuzione. Penso a Kevin, il dino-struzzo-pavone di Up, il cartoon della Pixar. O ai cryptovolans-dragoni di Pandora, cavalcati dai Na’vi, in Avatar (Usa 2009). Quanti errori e dimenticanze in Jurassic Park… E anche recenti parabole cinematografiche andrebbero rimandate a settembre in genetica e biologia (vedi Prometheus, il prequel di Alien). Una magra consolazione: i fisici soffrono più dei biologi. Storpiature astrofisiche ed esplosioni nello spazio (VUOTO !!) non li fanno dormire la notte».
@francescapeach, da Twitter: «Il cavallo lilla di Lady Lovely. E tutti gli altri minuscoli equini color arcobaleno!»
Davide Coero Borga: «Meraviglie dello spettro elettromagnetico! La luce in tutta la sua bellezza, dal rosso al violetto. Lady Lovely, Iridella, Orsetti del cuore. Dove siete finiti?»
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Se volete saperne di più su La scienza dal giocattolaio, vi lasciamo il podcast della puntata di GR Parlamento (RadioRai) a cui Davide Coero Borga è stato ospite domenica, e l’intervista che gli abbiamo fatto per il sito qualche giorno fa.