– Nuove uscite –
Narrativa: Esercizio di obbedienza di Sarah Bernstein
Dal 4 settembre in libreria e in e-book Esercizio di obbedienza di Sarah Bernstein.
«All’anagrafe è Barbara Millicent Roberts. Classe 1959, maggiore di sette fratelli: Skipper, Tutti, Todd, Stacie, Shelly e Krissy Roberts. Giovane e affascinante biondina, è da sempre fidanzata con Ken Carson (anche lui bellissimo), che ha conosciuto nel 1961 su un set televisivo. Mai sposati, hanno interrotto la loro relazione nel 2004, dopo più di quarant’anni. Barbie è stata single per un periodo, se si esclude un breve flirt con un surfista, tale Blaine, per poi tornare fra le braccia dello storico fidanzato.
Sì, stiamo parlando della bambola giocattolo più amata di sempre: Barbie.
Ma può una pupa di plastica spiegarci qualcosa sul rapporto fra scienza e società? Quello che siamo abituati a considerare nient’altro che un balocco per bambini, nasconde storie e curiosità che forse trascuriamo…
Una nuova bambola astronauta, Barbie Mars Explorer, è stata presentata lo scorso 5 agosto, in tempo per il primo anniversario dello sbarco su Marte di Curiosity, il rover Nasa alla scoperta del pianeta rosso.
La Mattel si è consultata con il team che sovrintende alle attività extraveicolari dell’agenzia spaziale statunitense per garantire alla bambola più celebre il giusto look da cosmonauta. Barbie è stata perciò equipaggiata di serbatoi di ossigeno, casco, stivali e tuta spaziale. Tutto rigorosamente in rosa! Persino il rover Curiosity fa capolino dalla confezione. Sul retro: tanta scienza spaziale e l’invito a visitare il sito Women@NASA per maggiori informazioni.
Nella sua vita Barbie ha intrapreso più di 130 carriere differenti. E non è certo la prima volta che finisce nello spazio. La bionda di plastica ha indossato il primo scafandro nel lontano 1965, quattro anni prima di Armstrong sulla Luna e diciott’anni in anticipo su Sally Ride, la prima donna americana a volare nello spazio. Ma Barbie è stata astronauta anche nel 1985, e nel 1998 è andata allo Space Camp.
“Da sempre avanguardista, Barbie continua ad assumere ruoli simbolici e funge da modello e agente di cambiamento per le ragazze”, ha dichiarato la Mattel. “Il marchio ha lanciato una serie di bambole concentrandosi su professioni scarsamente rappresentate dalle donne, in particolare quelle note con l’acronimo di STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica)”.
È solo marketing? E perché un’agenzia spaziale si rivolge ai più grandi giocattolai del mondo per cementare il dialogo fra scienziati, bambini e genitori? Forse ha imparato a non sottovalutare la potenza dei balocchi.
Quando nel 2008 Buzz Lightyear – space ranger giocattolo e celebre protagonista (insieme a Woody, un cowboy giocattolo) del film di animazione Toy Story. Il mondo dei giocattoli, Disney Pixar – è stato imbarcato su uno shuttle e per quasi un anno e mezzo ha volato a gravità zero sull’orbita terrestre come astronauta di stanza sulla Stazione Spaziale Internazionale, la Nasa ha catturato l’attenzione di migliaia di americani. Con il lancio di Barbie Geek and Chic nel 2010, la Mattel ha avviato un’importante collaborazione con l’associazione americana che rappresenta le donne laureate in ingegneria. Gli esempi non mancano, insomma.
La rivincita di Ken
A volte, però, la storia si ribalta. E succede che i cittadini si lamentino col giocattolaio che bistratta la scienza. Succede nelle questioni etiche, scientifiche e ambientali, dove il ruolo della società è rilevantissimo, anche quando si parla di semplici giocattoli.
È il giugno 2011 quando, nel bel mezzo di un’intervista (…)»
Davide Coero Borga, Observa – Science in Society (per continuare a leggere, clicca QUI).
Davide Coero Borga è autore per noi di La scienza dal giocattolaio.
Quanta fisica c’è in un lancio di frisbee, o in una Hot Wheels lanciata su una curva parabolica? Cosa direbbero oggi i genitori della versione del Piccolo chimico che conteneva provette con piombo e uranio? In quante mosse si può risolvere il cubo di Rubik? Lo sapevate che i Lego sono usati dalla Nasa per simulare gli spostamenti dei rover su Marte? Sono tante le curiosità che troverete in questo libro, piccolo catalogo del giocattolo divertente. Curiosità belle da leggere, e a volte da scoprire in un graphic design suggestivo, originale, dissacrante; perché “La scienza dal giocattolaio” non è solo un libro sul gioco, ma anche un libro che è un gioco.