Libro in evidenza: “L’animale sociale” di David Brooks

David Brooks nasce a Toronto l’11 agosto del 1961 da una famiglia ebrea di New York. Ed è appunto a New York che crescerà, prima di laurearsi in Storia all’università di Chicago. E’ stato editorialista e critico cinematografico per il Washington Times, reporter per il Wall Street Journal, senior editor al Weekly Standard, e collaboratore di Newsweek e The Atlantic Monthly. Attualmente è columnist per il New York Times, nonché uno dei commentatori politici più influenti degli Stati Uniti.

I suoi libri sono tutti best seller. Ha pubblicato Bobos in Paradise e On Paradise drive, rispettivamente nel 2000 e nel 2004.
Per noi ha pubblicato il suo ultimo lavoro, L’animale sociale, edito negli USA dalla prestigiosa Random House, balzato al primo posto della classifica dei best seller sul New York Times già dal primo giorno del suo debutto.
Il primo ministro britannico David Cameron ne è stato così positivamente impressionato da consigliarlo a tutti i membri del Gabinetto di Stato del Regno Unito, e da voler organizzare, durante i giorni in cui David Brooks si trovava a Londra per promuovere il libro, un seminario speciale con l’autore al 10 di Downing Street, per sé e per i suoi più stretti collaboratori.

Si tratta di un libro speciale, che fonde l’analisi più strettamente sociologica, psicologica e neuroscientifica con un aspetto narrativo che fa da collante alle varie parti del libro: non si limita a spiegare le “origini dell’amore, della personalità e del successo”, come recita il sottotitolo in copertina, ma esamina questi e molti altri aspetti legandoli al racconto della vita di due personaggi fittizi, Harold ed Erica, e diventando quindi un curioso incrocio tra un saggio e un romanzo: mai noioso, estremamente godibile.

L’animale sociale è molto più che un saggio. Attraverso lo snodarsi delle vite dei due protagonisti si ripercorre il tracciato della propria, si vedono le cose sotto una luce completamente nuova, si spalancano gli occhi con quella meraviglia che può essere regalata solo dalla scoperta di cose che si sono forse sempre sospettate, ma che non si ha mai avuto la possibilità di capire fino in fondo, o di leggere spiegate così bene.

La sua forza è questa: ci svela cose semplici, eppure mai scontate. Spiega la vita: cosa di cui effettivamente c’è un disperato bisogno.

La frase d’apertura del libro, “Questa è la più bella storia che abbiate mai letto”, è una promessa totalmente mantenuta.

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