Enrico Bellone è mancato. Per noi è stato un grande autore – il più prolifico – e ancor più per me un amico, sincero, profondo, fedele. Sin da quando abbiamo iniziato le pubblicazioni di Codice Edizioni, Enrico è stato un convinto compagno di strada; ci ha consigliati, aiutati, rincuorati, stimolati a tenere fede ad un impegno di lavoro militante nella diffusione della cultura, forte della sua convinzione illuminata nel valore sociale ed etico del progresso scientifico.
Nel ricordarlo non posso non pensare ad una persona che credeva nel senso profondo della ricerca, non solo quella della scienza ma anche quella delle relazioni umane che danno vita e senso ai pensieri, alle aspirazioni, alle speranze.
L’ultimo suo libro – da noi appena pubblicato – Qualcosa, là fuori. Come il cervello crea la realtà appare oggi come un lascito e un segno di fedeltà ai grandi temi della sua speculazione, partendo sempre da Galileo e arrivando alle forme della percezione sino ai confini delle neuroscienze.
Gli siamo tutti profondamente debitori di una grande generosità e di uno stile di lavoro e di vita che vogliamo tenere per sempre con noi.
Grazie Enrico, di cuore.
Vittorio Bo
