
Shin Dong-hyuk è fuggito a 23 anni da uno dei campi di prigionia della Corea del Nord, dove era nato. Ora ha 34 anni e dopo un periodo in Usa vive a Seul
È questa la terribile testimonianza di Shin Dong-hyuk, autore con Blaine Harden di “Fuga dal campo 14” (vai alla scheda del libro), uno dei pochissimi nordcoreani riusciti a fuggire da un campo di detenzione della Nord Corea, l’unico a raccontarlo al mondo. Intervistato da Tiziano Toniutti per la Repubblica, Shin ha parlato della crisi internazionale che si è aperta dopo l’annuncio di Kim Jong Un di aver condotto il primo test con la (presunta) bomba a idrogeno.
“La comunità internazionale sa quanto i test con armi nucleari siano pericolosi, e all’esterno il regime fa arrivare solo le informazioni che decide debbano arrivare. E se adesso hanno deciso di comunicare al mondo di aver effettuato un test con una bomba all’idrogeno è sicuramente per spaventare, per mostrare alla comunità internazionale che il regime nordcoreano ha la forza militare per attaccare. Ma è solo una minaccia, ed è tutto da verificare che non si sia trattato solo di un test nucleare”.