«Il tema dei rifiuti torna di tanto in tanto sulle pagine dei giornali (di recente, la storia dei dischetti di plastica nel Tirreno), ma la notizia non si accompagna a un cambio di mentalità sull’argomento. Questo libro non ha l’obiettivo di fare la morale a nessuno, ma attraverso dati scientificamente robusti dimostra che dobbiamo ripensare la cultura dello scarto e intendere i materiali non come rifiuti, ma come fonti da riusare e riciclare finché è possibile. Mi piacerebbe che questo libro fosse una lettura divertente e che facesse capire che a fronte di problemi enormi (sul tema dei rifiuti, ma non solo), l’unico rimedio è essere creativi con quel che abbiamo e non gettare via e ricominciare».
Questo libro è un viaggio, divertente e scientificamente rigoroso, alla scoperta dei rifiuti fuori e dentro di noi. Curiosità e tanti dati, tecnologie di punta e antiche tradizioni, arte e persino ricette gourmet per ricostruire la storia di un’idea – quella del rifiuto – che nei secoli si è trasformata moltissime volte. Dalle nostre case all’intero pianeta, tante storie per scoprire cosa e quanto sprechiamo, quanto vale quello che finisce nel cestino, nelle fogne o in discarica e cosa ci si potrebbe fare (o già ci si fa). Perché dall’arte all’industria, dalla tecnologia all’ambiente i rifiuti sono un problema che può mettere a repentaglio lo sviluppo sostenibile, ma possono essere una soluzione.
Re Mida trasformava in oro tutto quello che toccava. Noi, più modestamente, lo trasformiamo in rifiuti. Ma se fossero preziosi anche quelli? Abbiamo lasciato palline da golf sulla Luna e modificato il clima con le emissioni dei nostri motori e delle nostre industrie. Sepolto scorie chimiche vicino alle cascate del Niagara, disperso migliaia di rottami nello spazio intorno alla Terra e trasformato quartieri e intere città in discariche. Persino sull’Everest i rifiuti sono un problema. Due miliardi di persone non hanno ancora accesso a servizi igienici dignitosi e gli oceani sono invasi dalla plastica.