Sempre più di frequente social e web si trasformano in vere e proprie gogne pubbliche, dove le persone sfogano i loro peggiori istinti moralizzatori. Alcuni commenti spiacevoli ricevuti per un innocuo video postato su Corriere.it diventano occasione per Luigi Ripamonti per tornare a parlare de I giustizieri della rete di Jon Ronson . Un libro che «tratta in profondità questo fenomeno, analizzando casi famosi che hanno avuto la vita rovinata per un tweet sbagliato o una fotografia fuori luogo.»
In nome di una presunta normalità, “I giustizieri della rete” si sentono autorizzati a distruggere persone ad essa estranee. Torna dunque calzante la frase di un amico giornalista citata da Ronson «a proposito di un certo uso dei social-network: “Crediamo di essere degli anticonformisti, ma in realtà credo che tutto ciò stia creando un’epoca ben più conformista e conservatrice”.»