“Umiliazione, vergogna. Due sentimenti squisitamente privati, ma che acquistano una dimensione pubblica se c’è un malcapitato che ha commesso forse errori, leggerezza nei comportamenti, ma mai azioni che abbiano a che fare con la bibbia dell’ordine costituito (il codice di procedura penale) e che per questo viene messo all’indice in Rete. A quel punto, l’umiliazione diventa pubblica e non lascia vie di fuga.”
Giustizialismo, tweet storm, bufale, identità rubate e umiliazioni nel regno del verosimile. Su il manifesto Roberto Vecchi ci racconta “I giustizieri della rete” (vai alla scheda del libro), ultimo saggio del giornalista britannico Jon Ronson.