Una rete di falsari – Pietro Greco, Radio 3 Scienza

Radio 3 Scienza

«Dai vaccini ai terremoti, spesso le fake news più virali nascono attorno a questioni scientifiche di importanza vitale per la società. Quali sono i meccanismi cognitivi che spiegano la popolarità delle notizie false? E come contrastare la loro diffusione in rete? Lo chiediamo a Walter Quattrociocchi, coordinatore del Laboratory of data science and complexity dell’università Ca’ Foscari di Venezia e coautore del libro Liberi di crederci. Un esempio concreto? Nel 2013 scrive un articolo che smontava la bufala delle scie chimiche, suscitando violenti attacchi personali. Cinque anni dopo Silvia Bencivelli, giornalista scientifica e conduttrice di Pagina3, si è trovata in un’aula di tribunale, a chiedere giustizia contro chi l’ha diffamata sul web».

Su Radio 3 Scienza si parla di fake news e della loro viralità sulla rete. Pietro Greco intervista l’esperto Walter Quattrociocchi – autore con Antonella Vicini di Liberi di crederci.Informazione, internet e post-verità.

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La verità è un concetto labile e sfuggente che coesiste con un essere umano emotivo e imperfetto, limitato nelle sue capacità conoscitive. L’avvento di internet, e soprattutto dei social network, ha facilitato l’accesso a una grande massa di informazioni senza mediazioni, e ha generato l’illusione che questa porta d’ingresso conducesse alla conoscenza, fino ad allora prerogativa delle élite. La rete però sta tradendo le aspettative di molti, producendo, più che un’intelligenza, una disinformazione pericolosa (e spesso strumentalizzata) e una grave radicalizzazione nell’opinione pubblica. Così, a colpi di paradossi e cortocircuiti, il World Economic Forum nel 2013 ha inserito la disinformazione nella lista delle minacce globali, molte delle quali (da Trump alla Brexit, fino ai movimenti antivaccinisti) sembrano oggi aver preso forma; e secondo l’autorevole Oxford Dictionary, “post-truth” è diventata la parola del 2016.

Come nascono e perché si diffondono le bufale?

Quali sono i meccanismi cognitivi su cui fanno leva?

Come smascherarle e non cadere nella trappola di chi ha interesse a diffonderle?

 “Liberi di crederci” è un antidoto contro la disinformazione, firmato da uno dei più autorevoli studiosi internazionali.

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