«Viviamo nel plasticene, l’era della plastica. Fra migliaia di anni quando gli archeologi scaveranno alla ricerca di informazioni sulla nostra civiltà troveranno soprattutto plastica. Nell’oceano Pacifico, in un’area tra le Hawaii e la California, galleggia un’enorme isola di plastica che si estende per oltre 700.000 Km². Quando diciamo plastica ci riferiamo a tantissimi polimeri sintetici come il polietilene (PE), il polietilene tereftalato (PET) e il cloruro di polivinile (PVC). Macroplastiche e nanoplastiche sono disseminate in ogni angolo del pianeta e, praticamente, non si degradano mai. Sono stati coniati già da tempo diversi polimeri veramente biodegradabili, ma la loro produzione è molto costosa. “La biodegradazione – leggiamo in Trash – è un processo naturale che sminuzza quasi tutto. Ma non gliene lasciamo il tempo: produciamo troppi rifiuti troppo in fretta”.
Produciamo rifiuti visibili e rifiuti invisibili, entrambi di estrema pericolosità. Tra gli invisibili ci sono le tristemente note polveri sottili, che altro non sono se non “scorie” dell’incessante attività umana. Le nuove politiche lungimiranti di alcuni Paesi oggi premono sull’economia circolare per tentare di frenare la macchina impazzita dell’industria del consumo. È possibile guardare ai rifiuti non solo come a un problema difficile e irrisolvibile, ma anche come a un’opportunità da cogliere, ed è questo il messaggio di fondo del saggio Trash. Solo rientrando a pieno titolo nel ciclo produttivo il rifiuto può degradarsi davvero e divenire, sorprendentemente, una risorsa».
Questo libro è un viaggio, divertente e scientificamente rigoroso, alla scoperta dei rifiuti fuori e dentro di noi. Curiosità e tanti dati, tecnologie di punta e antiche tradizioni, arte e persino ricette gourmet per ricostruire la storia di un’idea – quella del rifiuto – che nei secoli si è trasformata moltissime volte. Dalle nostre case all’intero pianeta, tante storie per scoprire cosa e quanto sprechiamo, quanto vale quello che finisce nel cestino, nelle fogne o in discarica e cosa ci si potrebbe fare (o già ci si fa). Perché dall’arte all’industria, dalla tecnologia all’ambiente i rifiuti sono un problema che può mettere a repentaglio lo sviluppo sostenibile, ma possono essere una soluzione