Su Mangialibri Eleonora Giudici recensisce Perduta e attesa, di Nell Freudenberger. «Un romanzo in cui l’invisibile incontra il visibile con naturalezza, razionale e irrazionale si fondono senza sforzi in una narrazione suggestiva e scorrevole.»
«La Freudenberger si avventura in un territorio per lei nuovo e inesplorato, quello della scienza ed in particolare della meccanica quantistica» scrive Eleonora Giudici. «Lo fa con grande maestria, alle spalle un lungo periodo di studio e continui confronti con esperti in materia, rendendo accessibili ed appassionanti anche per un lettore completamente digiuno di fisica concetti complessi e spesso ostici e le straordinarie rivelazioni scientifiche degli ultimi tempi, accostandovi a più riprese una lucida e mai pesante riflessione sulla questione razziale e di genere nel mondo della scienza, dello spettacolo e non solo.»
Perduta e attesa è la storia di un’amicizia femminile legata da un filo invisibile, che pare andare oltre le certezze e i princìpi dell’universo. «Guardiamo la morte, l’assenza con gli occhi di Helen – la protagonista – ne osserviamo i risvolti nella quotidianità, scopriamo storie che il tempo ha finito per allontanare.» Gli eventi in cui si imbatterà la porteranno a osservare che «le analogie scientifiche per descrivere gli stati emotivi sono imprecise. Ma sono queste, forse, la parte più interessante e riuscita del romanzo, ciò che può consentirci di leggere la realtà quotidiana con sguardo differente.»