Non suggerite alle macchine, ne sanno più di noi – Giuliano Aluffi, il Venerdì di Repubblica

Il Venerdì

Si parla di Caos quotidiano di David Weinberger sul Venerdì di Repubblica. Giuliano Aluffi firma un lungo articolo dedicato al nuovo saggio del tecnologo autore di La stanza intelligente e del Cluetrain manifesto, che ipotizza un futuro sempre meno prevedibile, ma che ci offrirà «un controllo sul mondo che non abbiamo mai avuto».

Un paradosso, in apparenza, ma come spiega Weinberger, il sistema che sino a ora gli esseri umani hanno adottato per provare a predire il futuro, ovvero «scoprire le leggi naturali e usarle per costruire modelli concettuali», si sta rivelando limitante. Si pensi a Dropbox, il servizio per salvare dovumenti nel cloud, nato con funzioni minime e poi cresciuto sulla base delle funzioni suggerite dagli utenti degli utenti: in quel caso la “non anticipazione” si è rivelata vincente, perché non è possibile prevedere a priori tutti gli usi di un particolare prodotto.

La non anticipazione è anche il principio che regola il machine learning, «dove un algoritmo apprende informazioni direttamente dai dati che riceve, senza bisogno di istruzioni esplicite da parte dei programmatori». Come per Deep Patient, il programma di diagnostica che macinando centinaia di migliaia di cartelle cliniche è in grado di trovare correlazioni che al personale medico “umano” sfuggono.

E allora, forse ci aspetta un futuro in cui un medico consiglierà a un paziente di sottoporsi a un intervento per un tumore previsto da un algoritmo. «Noi sapremo che funziona, ma sia al medico che a noi sfuggirà il perché».

A questo link l’articolo completo.

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