Una lotta meravigliosa – Serena Adesso, Mangialibri

Mangialibri

«Una lotta meravigliosa è il primo lavoro di Ta-Nehisi Coates, classe 1975, una degli intellettuali afroamericani più influenti di oggi. In Italia è diventato famoso per Tra me e il mondo un saggio in cui Coates riflette su cosa vuol dire essere “neri” negli USA, quanto sia pericoloso esserlo, perché, sebbene pare sia completamente sconfitto, il razzismo serpeggia costantemente nella società. Una lotta meravigliosa è invece la storia della famiglia Coates. Il papà Paul, ex militante delle Pantere nere, è un uomo buono con un unico vizio: le donne. Avrà figli con quattro diverse compagne e tra di loro ci sarà sempre un affetto sincero. I Coates sono una famiglia allargata, incasinata e felice. Paul ha un unico rimedio contro il rigurgito di razzismo e le guerre tra gang che affliggono Baltimora, città in cui vivono, negli anni Ottanta: tenere i ragazzi lontano dalla strada, insegnare loro che il potere delle parole, della cultura è tutto ciò che nella vita potrà salvarli e potrà portare un contributo vero alla lotta per i loro diritti».

Su “Mangialibri” Serena Adesso offre la sua lettura del memoir di Ta-Nehisi Coates Una lotta meravigliosa, un libro intenso, il primo pubblicato da Coates, e uscito in Italia quest’anno dopo il celebre Tra me e il mondo e Un conto ancora aperto.

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“Una lotta meravigliosa”

Paul Coates era una divinità tanto enigmatica quanto affascinante, per il giovane Ta-Nehisi. Veterano del Vietnam, ex membro delle Pantere Nere, aveva aperto in cantina una casa editrice per raccontare la vera storia della civiltà africana. Paul era un genitore inflessibile e severo, disposto a lottare e a sopportare qualsiasi sacrificio per tenere i suoi sette figli (soprattutto Ta-Nehisi e Bill) lontani dalle pericolose strade di Baltimora e garantire loro un futuro. L’autore di Tra me e il mondo racconta i difficili anni dell’adolescenza, combattuta tra l’ammirazione sconfinata per il padre, la tentazione offerta dalla scuola di vita delle gang e l’amore per i libri e la cultura nonostante un pessimo rapporto con le autorità scolastiche. Fino all’approdo alla Howard University, l’Harvard dei neri, dove Ta-Nehisi e Bill troveranno finalmente la loro strada per la maturità.

«Durante gli anni della mia giovinezza essere neri a Baltimora significava essere nudi di fronte agli elementi del mondo.» Ta-Nehisi Coates

«Un memoir con uno straordinario profilo letterario.» Philip Roth

«Coates è già una voce essenziale.» Stefano Pistolini, “Il Venerdì di Repubblica”