Ripercorrendo le fasi cruciali dell’indagine sulla vita compiuta dal biochimico Paul Nurse, Piero Bianucci approda, sulle pagine de La Stampa, al saggio di Alberto Piazza, Genetica e destino.
«L’interesse della lettura sta proprio nell’eclettica ampiezza degli orizzonti – scrive Bianucci. C’è la genetica umana e delle popolazioni, ovviamente, che è stato l’interesse centrale di Alberto Piazza in collaborazione con Luca Cavalli-Sforza e Paolo Menozzi, e ci sono le vicende della genetica italiana attraversate dal fascismo e dal razzismo, ci sono gli intrecci rischiosi tra etnie, religioni, etica, società, politica. Ma la cosa importante è che sempre questi temi sono inseriti in una prospettiva di storia delle idee e trattati con uno sguardo interdisciplinare.»
«Superato il concetto delle razze – prosegue il giornalista – Piazza coglie un ulteriore risultato scientifico ancora in via di definizione: “anche la ricostruzione dell’identità etnica è spesso frutto di una appropriazione culturale”.»
Genetica e destino è nella cinquina finalista del Premio Galileo 2021, che verrà assegnato a ottobre a Padova.