Tre prime pagine per il libro di Davide Coero Borga, La scienza dal giocattolaio.
«Le parole gioco e giocattolo sono legate a doppio filo, e distinguere fra le due non è sempre facile. Potremmo dire che un gioco, per dirsi tale, deve prevedere la vittoria di uno dei giocatori, o perlomeno una chiusura di partita, come ci suggerisce la teoria dei giochi».
(Domenica Il Sole 24 Ore – Continua a leggere scaricando l’allegato a lato)
«La LEGO ha saputo riconoscere la naturale linea evolutiva dei propri mattoncini, e si è inventata Mindstorms: una linea di prodotti che combinano mattoncini programmabili (piccoli computer) con motori elettrici, sensori, normali mattoncini LEGO, ingranaggi, assi e parti pneumatiche della linea Technic, per costruire robot e altri sistemi».
(Il Secolo XIX – Continua a leggere scaricando l’allegato a lato)
«Il piccolo chimico era davvero pericoloso? La Barbie è un giocattolo maschilista? E come si deve calciare un pallone per dagli effetto? Sono le domande a cui risponde La scienza dal giocattolaio di Davide Coero Borga (Codice Edizioni), di cui pubblichiamo un estratto dedicato a uno dei giocattoli più geek della nostra infanzia: i Transformers».
(Wired – Continua a leggere cliccando qui)