«Finale tra rifiuti, genetica e questione femminile. Sono questi alcuni dei temi della cinquina finalista del Premio Galileo. Ieri mattina si è riunita in sala Paladin di Palazzo Morosi la Giuria Scientifica del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica, che ha selezionato i cinque autori che accederanno alla fase finale del premio. Tra i cinque contendenti, Piero Martin e Alessandra Viola, autori di “Trash. Tutto quello che dovreste sapere sui rifiuti“. (…) I giurati, con toni più o meno accesi, hanno proposto e difeso i cinque libri che avrebbero voluto far arrivare in finale. “Sono molto soddisfatto di questa nuova formula di selezione – ha commentato Colasio – È la prima volta che la giuria si riunisce e dibatte in maniera attiva e vivace le opere in concorso, confrontandosi sul metodo di scelta e valorizzando i contenuti dei libri”».
Questo libro è un viaggio, divertente e scientificamente rigoroso, alla scoperta dei rifiuti fuori e dentro di noi. Curiosità e tanti dati, tecnologie di punta e antiche tradizioni, arte e persino ricette gourmet per ricostruire la storia di un’idea – quella del rifiuto – che nei secoli si è trasformata moltissime volte. Dalle nostre case all’intero pianeta, tante storie per scoprire cosa e quanto sprechiamo, quanto vale la spazzatura che finisce nel cestino, nelle fogne o in discarica e cosa ci si potrebbe fare (o già ci si fa). Perché dall’arte all’industria, dalla tecnologia all’ambiente i rifiuti sono un problema che può mettere a repentaglio lo sviluppo sostenibile, ma possono essere una soluzione.
Re Mida trasformava in oro tutto quello che toccava. Noi, più modestamente, lo trasformiamo in rifiuti. Ma se fossero preziosi anche quelli? Abbiamo lasciato palline da golf sulla Luna e modificato il clima con le emissioni dei nostri motori e delle nostre industrie. Sepolto scorie chimiche vicino alle cascate del Niagara, disperso migliaia di rottami nello spazio intorno alla Terra e trasformato quartieri e intere città in discariche. Persino sull’Everest i rifiuti sono un problema. Due miliardi di persone non hanno ancora accesso a servizi igienici dignitosi e gli oceani sono invasi dalla plastica.