Sul Mattino Cristian Fuschetto dedica un articolo a Caos quotidiano di David Weinberger. Nel suo nuovo saggio, l’autore di La stanza intelligente e del Cluetrain manifesto «cita studiosi, illustra tecnologie e snocciola una miriade di dati per spiegare come la rete ha trasformato il modo in cui stiamo al mondo e anche quello in cui lo pensiamo».
«Oggi il futuro non è lineare e la cosiddetta open innovation ne è in fondo una conseguenza. Invece di rispondere a un bisogno attraverso uno dei tanti mondi possibili (sottrazione di possibilità), nel mondo digitale la risposta a un bisogno genera per sua natura intrinseca nuove risposte ad altri bisogni (addizione di possibilità: caos!). […] “La semplificazione non è più necessaria per creare un mondo operativo utile”, osserva Weinberger. E questo è un dato, ma il ragionamento porta molto più lontano. “Il successo del deep learning”, continua, “ci suggerisce che il mondo non si compone di eventi netti e separati che possono essere previsti consultando una manciate di leggi eterne”. Quel che fino a ieri ci prendevamo il lusso di considerare imprevedibile si sta rivelando poco più che una comoda approssimazione per nascondere una molesta verità: la reale complessità del reale».