Edward Bartolucci recensisce I mostri di Einstein di Chris Impey sull’Almanacco della Scienza: un saggio che ha «l’ambizione di essere un libro “definitivo” sull’argomento».
«Come spiega l’autore, i buchi neri sono corpi celesti molto studiati, ma dei quali tanto deve essere ancora compreso». «È sempre sorprendente leggere o rileggere di buchi neri» prosegue Bartolucci «perché simboleggiano un fenomeno che per la scienza non avrebbe dovuto esserci e che invece c’è, un enigma che alimenta il dubbio, motore indispensabile che muove il metodo scientifico: un orizzonte degli eventi oltre il quale spingersi per non tornare più indietro».
I mostri di Einstein «cerca appunto di fare ordine sullo stato della scienza, prima ricostruendo pazientemente l’affascinante storia delle scoperte e degli scienziati che hanno ipotizzato e confermato l’esistenza dei buchi neri; poi descrivendo la natura dell’ampia gamma di varie dimensioni di buchi neri finora conosciuti; infine, spiegando come essi nascono e muoiono».