«Perché Dante parla del 515 e lo scrittore Giovannino Guareschi del 23? Che cosa unisce i 99 Esercizi di stile di Queneau e Le mille e una notte? Che cosa c’entrano Paperino, Topolino e la Banda Bassotti con le cifre? Che cosa è il googol e perché lo zero è così strano? Ma soprattutto perché abbiamo tanta paura dei numeri, benché ci circondino e siano evidentemente indispensabili? Lo racconta un bel saggio di Maurizio Codogno, Numeralia, pubblicato da Codice Edizioni. Mettetevi comodi: è tutt’altro che un rompicapo. Si tratta di una vera storia di numeri curiosi».
All’interno della sezione web del magazine Liberi Tutti del “Corriere della Sera” Valeria Palumbo ha firmato una bella recensione del nuovo libro di Maurizio Codogno, Numeralia, un viaggio nel mondo dei numeri, per guardarli in modo diverso e anche per farci pace.
“Numeralia” è il libro che vi farà guardare ai numeri con nuovi occhi, perché bisogna ammetterlo: a volte ci sentiamo assediati dai numeri. Sembrano spuntare da tutte le parti e non darci tregua, rievocando forse terribili ricordi scolastici. Ma proprio a causa della loro ubiquità, i numeri hanno una loro vita anche al di fuori della matematica: possono diventare il punto di partenza per vedere letteratura, arte e in generale il mondo con occhi diversi e – perché no? – ritornare alla matematica per una via più divertente. “Numeralia” spiega perché Dante parla del 515 e Guareschi del 23; racconta di come i 99 “Esercizi di stile” di Queneau e “Le mille e una notte” siano due facce della stessa medaglia. Parla della Risposta con la R maiuscola e delle canzonette, di Paperino, Topolino e della Banda Bassotti, di numeri enormi come un googol e piccoli come lo zero, che in questa grande famiglia è lo zio un po’ matto.