Gli ultimi decenni del xx secolo hanno visto emergere una nuova, sconvolgente, rivoluzione concettuale. Con la digitalizzazione dei media e la virtualizzazione del mondo, la contaminazione fra stili e culture e la rapidità delle trasformazioni sociali ed economiche – ossia il terreno instabile sul quale si muove l’uomo contemporaneo – la complessità è divenuta la costante culturale che caratterizza il nostro tempo. La teoria della complessità descrive una complicità paradossale fra ordine e disordine, fra organizzazione e produzione spontanea, che oggi pervade ogni ambito culturale e sociale. Si tratta di una rivoluzione di portata incalcolabile, destinata a sconvolgere l’habitat dell’uomo moderno, il suo modo di vivere e di relazionarsi. Questo lo scenario descritto da Mark C. Taylor, con stile avvincente e spirito eclettico. Attingendo alla tradizione filosofica del postmodernismo francese e spaziando dall’architettura all’arte, dalle scienze fisiche a quelle biologiche, Taylor traccia una mappa per aiutarci a capire questo nuovo mondo, e ad attraversarlo nel migliore dei modi. Con grande acume analitico Il momento della complessità propone un’inedita concezione della cultura contemporanea, capace di abbattere le ultime barriere fra universo fisico, biologico e culturale.