Secondo un trend oggi dominante nelle neuroscienze, gli esseri umani sarebbero “macchine biologiche”, prive di libero arbitrio perché soggette alle leggi fisiche che governano il mondo. Michael Gazzaniga propone però una tesi in controtendenza: pensieri, percezioni, ricordi ed esercizio della volontà, seppur emergenti da eventi fisici e biologici, non hanno origine in un cervello isolato, ma nelle interazioni di molti cervelli. Una “comunità delle menti”, quindi, dove nasce e risiede la nostra coscienza.
Ponendosi all’incrocio tra scienze cognitive, psicologia, etica e giurisprudenza, Chi comanda? stabilisce una relazione fra mente, cervello e comportamento alternativa a chi, sminuendo il concetto di personalità, identifica l’uomo con la sola attività cerebrale. E rappresenta l’importante tentativo di dare un senso a ciò che siamo.