Gli autori Codice edizioni al festival Terra incognita di Fidenza
Rudi Bressa, Nico Pitrelli e Mariachiara Tallacchini sono tra gli ospiti di Terra incognita, il festival culturale di Fidenza in programma dal 15 settembre al 1° ottobre.
«Chi ha una certa età ricorderà le trasmissioni televisive di Renzo Arbore, quelle con le ballerine di samba, evidentemente brasiliane, che ancheggiavano al ritmo del cacao Meravigliao. Che femmine!
Ovviamente Arbore lo faceva con ironia, per sbeffeggiare, esasperandolo, l’uso decorativo del corpo femminile. Come ha fatto Striscia la notizia con le veline. All’inizio si sarebbero dovute chiamare Panorama e L’Espresso, perché le due riviste, a quel tempo, mettevano sempre donne prosperose in copertina. Poi cambiarono politica ma impedirono a Ricci di usare il nome delle testate. E così avemmo le veline.
Come le creole di Arbore, anche le veline denunciano l’uso distorto del corpo femminile. Altrettanto ovviamente tra l’incomprensione generale. Quei quarti posteriori oscillanti non erano (e non sono) visti come una denuncia dell’uso distorto del corpo femminile. Scatenavano (e scatenano) l’entusiasmo degli esemplari maschili e la malcelata invidia di quelli femminili. Ma torniamo alle brasiliane: sono bellissime. Hanno un certo non so che, un’esoticità che ci ammalia. Bé, non direi “non so che”. Lo sappiamo benissimo.
Come mai sono così “superiori”? Ma è semplice: sono un amalgama di diverse popolazioni umane. Bianchi e neri, in America Latina, si sono mescolati senza problemi, e quello che potremmo chiamare “l’incrocio delle razze” ha dato risultati magnifici. I creoli hanno preso il meglio dei bianchi e dei neri, e il prodotto è strabiliante. In Nordamerica, invece, questa possibilità di mescolamento è stata preclusa da un razzismo ottuso e criminale. Intendiamoci, anche i bianchi bianchi e i neri neri possono esprimere esemplari bellissimi. Ma le brasiliane…
Bene, questi problemi, ora, sono i nostri. Stanno arrivando tantissimi neri nel nostro paese. Qualche idiota ha già paragonato la ministra Kyenge a un gorilla. Potremmo decidere, seguendo gli impulsi dell’idiota, di tenerli accuratamente separati da noi, la razza pura (mi scappa da ridere mentre lo scrivo e penso a Calderoli). Oppure potremmo fare come in Sudamerica: abbandonare ogni presunzione di superiorità, e lasciare che le cose vadano a seconda dei gusti di ognuno di noi. Sono cose che abbiamo già fatto. Ci sono tanti siciliani biondi con occhi azzurri. Sono i discendenti dei normanni, e non disdegnano “incroci” con chi ha la carnagione olivastra, i capelli scuri e gli occhi neri. La bellezza viene da queste scorribande genetiche. E anche la salute. I cani di razza vivono meno dei bastardi, e sono soggetti a molte malattie, spesso sono anche più stupidi. Lasciati a loro stessi, i cani non si sognano neppure di discriminare i “diversi”. Sembra quasi che lo facciano apposta a imbastardirsi. Bene, abbiamo ottime lezioni da imparare da questi esempi».
Ferdinando Boero, Internazionale (per continuare a leggere, clicca QUI).
Ferdinando Boero è biologo marino, insegna all’Università del Salento ed è associato al Cnr-Ismar. Con noi ha pubblicato Economia senza natura. La grande truffa.
Guardate quella casa costruita su una duna, a dieci metri dal mare. Ecco, quella è economia senza natura. Questo lungo articolo di fondo, divertito e divertente, graffiante, irriverente e arrabbiato, presenta nelle stesse parole dell’autore un’unica, semplice e potente tesi: «L’uomo fa parte della natura, e le regole che inventa sono alla fine soggette alle regole della natura». Se è vero infatti che la natura è arrivata prima dell’economia, è altrettanto vero che oggi il mondo è governato da economisti che si rifiutano di tener conto dell’ecologia, e che guardano con superiorità a qualsiasi soluzione amica dell’ambiente. Non capiscono però che l’economia deve essere un corollario dell’ecologia, e che potrà continuare a esistere solo se saprà essere un’economia della, e non senza, natura. Perché quest’ultima, prima o poi, presenta il conto.
Acquista il libro subito su IBS o Amazon.