George Dyson

Dopo essersi reso conto che i computer avrebbero conquistato il mondo, costruì una casa su un albero

«George Dyson è cresciuto al Princeton Institute for Advanced Study, giocando con i pezzi di alcuni fra i primi computer esistenti al mondo. Suo padre, Freeman Dyson, collaborò con Alan Turing e John von Neumann alla costruzione di questi computer, che gli diedero modo di osservare in anteprima il funzionamento e il futuro delle tecnologie digitali.

Dopo essersi reso conto che i computer avrebbero, per usare parole sue, “conquistato il mondo”, Dyson costruì una casa su un albero a Vancouver per dedicarsi alla fabbricazione di kayak secondo lo stile indigeno. Vivendo in mezzo alla natura, Dyson imparò a riconoscere le tracce lasciate dagli esseri viventi, e, alla fine, iniziò a notare simili indizi anche nel mondo digitale. La sua strada lo ricondusse alla “civilità”, dove cominciò a studiare l’emergere di sistemi “di vita” nei computer. Ormai le metafore legate in qualche modo alla vita hanno riempito il paesaggio digitale, ma Dyson ha supportato, sostenuto e diffuso queste metafore ben prima che diventassero di uso comune».

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Se martedì 19 marzo doveste passare da San Francisco, non perdetevi il seminario che George Dyson terrà all’Herbst Theater, dal titolo “No Time Is There— The Digital Universe and Why Things Appear To Be Speeding Up” (alle 19.30).

 

George Dyson è autore per noi di La cattedrale di Turing. Le origini dell’universo digitale.

George Dyson - La cattedrale di Turing

«È possibile inventare una singola macchina che possa essere usata per calcolare qualunque successione calcolabile». Con queste parole Alan Turing, il leggendario matematico che riuscì a decrittare il codice Enigma dei nazisti, immaginò nel 1936 l’esistenza di quello che per noi oggi è un oggetto più che quotidiano: il computer. Quasi vent’anni dopo, nel 1953, un gruppo di fisici e ingegneri, guidati dal genio e dalla determinazione di John von Neumann, diede forma alla profetica intuizione di Turing e costruì a Princeton il primo calcolatore programmabile, dedicato inizialmente ai calcoli balistici per l’industria militare. Con una potenza di calcolo di appena 5 kilobyte – la stessa che oggi serve a malapena a muovere il cursore sui nostri schermi – von Neumann e i suoi mossero i primi passi nel neonato universo digitale. E il mondo non sarebbe mai più stato lo stesso.

 

 

 

 

 

 

 

 

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