Speciale 10 anni – Un pensiero di Nicla Vassallo

«Per un autore, l’editore rimane un punto di riferimento, complesso da scegliersi. Serietà e affidabilità (che traspaiono dal catalogo, ma non solo) non rappresentano gli unici criteri. Credo che ogni specifico volume abbia, in un certo qual senso, e debba trovare l’editore giusto. Ci sono tematiche, e tagli con cui trattarle, che possono interessare marginalmente un certo editore, mentre per un altro risultano arricchenti, e per un altro ancora centrali. Ma ci sono anche editori che stimolano gli autori, e altri che non lo fanno, alcuni che li “viziano”, e altri che li guardano dall’alto in basso. Ecco, in questi anni, Codice Edizioni mi ha offerto pregevoli stimoli, viziandomi al contempo. Viziandomi con la cura editoriale e offrendomi stimoli, poiché mi ha concesso di sviluppare idee che galleggiavano sicure nelle mia mente, o che avevo già espresso in modo iperspecialistico in articoli scientifici, ma che non ero ancora riuscita a tradurre in modo consono per un pubblico più ampio. Questo comporta la libertà e la possibilità di portare al pubblico “visioni” per molti versi innovative. Così è stato nel caso di Filosofia delle conoscenze, in cui ritengo importante aver mostrato le declinazioni della conoscenza: conoscenza estetica, conoscenza religiosa, conoscenza scientifica, conoscenza etica, conoscenze specifiche che si situano su diversi piani e che presentano problematiche tra loro differenti, sebbene tutte di base per la nostra umanità. E così è stato per Donna m’apparve, in cui si trattava di evidenziare sotto quante molteplici angolazioni si può riflettere sulle donne, senza pregiudizi o filosofie pre-confezionate: come ha scritto Lella Costa, in quarta di copertina, “se c’era un modo per smontare gli stereotipi del femminile senza uccidere il senso della differenza, Nicla Vassallo e le sue brillanti amiche filosofe l’hanno centrato in pieno”. Diversamente, invece, è stato nel caso di Piccolo trattato di epistemologia, ove, sempre in sintonia con l’editore, il proposito consisteva in quello di tirare le fila di una tradizione che individua nelle scienze soprattutto delle conoscenze, occupando però uno spazio vuoto, ovvero affrontando tematiche che venivano erroneamente eluse dai più. In poche parole, Codice Edizioni mi ha donato parecchio, e qui non vorrei dimenticare, tra i suoi doni importanti, quello di avermi concesso l’opportunità di “applicarmi” a più di un mio campo d’interesse: filosofia della conoscenza, gender studies, filosofia della scienza.  Così come non vorrei dimenticare che Codice Edizioni mi ha donato (da lettrice, in questo caso) ottimi volumi di altri autori: uno su tutti, quello di Elisabeth A. Lloyd (Il caso dell’orgasmo femminile. Pregiudizio nella scienza dell’evoluzione) in cui biologia, filosofia della scienza, storia della scienza si intersecano tra loro, al fine di mostrare quanto “la storia della spiegazioni evolutive dell’orgasmo femminile è una storia piena di falsi, di un uso improprio dell’evidenza e di mancate ratifiche”. Mostrare i falsi, ponendosi l’obiettivo della ricerca della verità».

Nicla Vassallo, autrice di Filosofia delle conoscenze, Donna m’apparve e Piccolo trattato di epistemologia.

 

Le ultime news di Codice