Nella sezione TuttoSalute della Stampa trova spazio una lunga intervista di Paola Mariano a Eva Illouz, autrice del saggio La fine dell’amore.
La tecnologia sta distruggendo l’amore, contribuendo al disfacimento dei legami più importanti? È la domanda che ha guidato la stesura di La fine dell’amore, e a Paola Mariano Eva Illouz spiega che «l’idea di fondo di queste piattaforme [i siti di incontri, N.d.R.] è trovare l’anima gemella, ma in effetti la tecnologia propone qualcosa di totalmente differente: l’accumulo di incontri, partner e sesso. Il facile accesso alla tecnologia fa il resto. Ma alcuni siti cominciano a muoversi nella direzione opposta, incoraggiando meno incontri, intendendo la scarsità come valore, perché l’abbondanza di possibilità va contro la loro promessa». Infatti, prosegue Eva Illouz, «più qualcosa è raro, più gli diamo valore. Esperimenti in cui si chiedeva a un campione di individui di assegnare un prezzo a un oggetto in vendita al supermercato (dove ne hai tanti e diversi a disposizione) o allo stesso ogetto messo all’asta (ce n’è solo uno) mostrano che si dà sempre più valore all’oggetto all’asta. Questo si può estendere alle persone e alle relazioni: nella “condizione supermarket” (come è internet) più persone incontri e meno valore dai loro».