Maurizio Sentieri nel sito Doppiozero realizza una lunga digressione a partire dal concetto di “andrà tutto bene”, includendo anche un approfondimento legato a L’evoluzione della cultura di Luigi Luca Cavalli Sforza.
Luigi Luca Cavalli Sforza è stato un medico e uno scienziato geniale, i cui interessi per molti decenni hanno spaziato dalla genetica, all’antropologia, alla statistica medica, all’evoluzione della specie umana ricostruendone la storia attraverso i geni come il linguaggio.
Doppiozero sostiene che L’evoluzione della cultura (2019 Codice Edizioni) può fare luce su molti dei meccanismi e sulla storia che ci rendono una specie così particolare, una specie in grado di evolvere e adattarsi all’ambiente non solo geneticamente ma anche culturalmente, modificando ampiamente quello stesso ambiente in cui vive. L’incertezza, l’ansia, la vulnerabilità attuale conseguente all’epidemia da Covid 19 è in gran parte scritta nella storia genetica e culturale della nostra specie, così come in quella dei virus, per i quali l’evoluzione è solo genetica.
Quell’incertezza, quell’ansia, quella vulnerabilità sono sì parte della genetica, della biologia, della storia della nostra specie. ma in questi giorni sono state anche la conseguenza di una relativa diffusa incapacità di cogliere la complessità della vita in tutte le sue forme. Nelle città tecnologiche e certe in cui ci avvolgiamo, in cui tutto sembrava noto, raggiungibile, acquistabile, condivisibile, abbiamo riscoperto la sfuggente complessità dei fenomeni vitali e la nostra fragile ignoranza.
Perché viviamo ancora una scarna consapevolezza rispetto alle conoscenze necessarie a comprendere la complessità della vita nella sua “invisibilità”.