«Metti che, a un certo punto, decidiamo di sollevare una mano o di girare la testa. Bene, lo decidiamo e lo facciamo, giusto? Troppo facile. I neuroscienziati dicono che non è così. Dicono che “quelle azioni sono fatte e finite prima che il cervello ne diventi consapevole” e che, con opportuni strumenti, i ricercatori potrebbero dirci cosa faremo addirittura prima che noi lo decidiamo. Solo che poi, nell’emisfero sinistro del cervello, una specie di “interprete” fa in modo che la nostra coscienza arrivi in tempo a “spiegare” quella certa azione. Insomma, il nostro cervello ci racconta “storie” ex post che poi diventano la nostra coscienza. Allora hanno ragione i deterministi a dire che tutto è già scritto in anticipo, che noi, in fondo, non siamo responsabili delle nostre azioni? Michael Gazzaniga, uno dei maggiori esponenti mondiali degli studi sulla mente, in un libro nato dalle famose Gifford Lectures (Chi comanda? Scienza, mente e libero arbitrio, Codice Edizioni – Le Scienze, pag. 272, euro 15,90), ci spiega che le cose, ancora una volta, non sono così semplici».
Bruno Arpaia, l’Espresso (per continuare a leggere, scarica il PDF a lato).
Una domanda domina la nostra vita: siamo macchine, seppur biologiche, quindi sistemi del tutto deterministici, o siamo liberi di scegliere come vogliamo?