Psicopatici al potere – rassegna Wuz libri

Wuz - Il libro nella rete

«Sicuri di voler conoscere tutti i punti della Psychopaty Checklist di Robert Hare?
Pensateci bene, prima di rispondere.
Perché – vedete – la PCL-R serve a distinguere clinicamente una persona con qualche problema comportamentale da un autentico psicopatico, e c’è il rischio che mano a mano che barrate le caselle della lista possiate cominciare a vedere il mondo attorno a voi con occhi profondamente diversi.
O addirittura, com’è accaduto all’autore di “Psicopatici al potere”, potreste cominciare a pensare a voi stessi come a dei soggetti decisamente problematici.

Certo, è almeno dai tempi di Foucault e della sua Storia della follia nell’età classica che sappiamo come sia il contesto culturale, in primo luogo, a definire quali sono comportamenti accettabili in seno ad una società e quali siano invece i sintomi certi dei disagi che quella stessa società ha il dovere di arginare e contrastare, ma è forse la prima volta che qualcuno si spinge fino al punto di osservare che la definizione di quell’antico discrimine oggi è stata appaltata a un’impresa privata, l’industria farmaceutica, e che certi tratti psicotici sono non solo tollerati ma perfino benvenuti, quando si intenda far carriera in politica o si voglia diventare capitani di industria. O tempora, o tegretol…

La checklist, ad ogni modo, si compone di venti punti, e dopo averne guardati più o meno tre, ogni certezza comincia a vacillare.
Al primo punto, ad esempio, si sostiene che lo psicopatico è solitamente una persona loquace e dotata di fascino, seppure solo superficiale.
Subito dopo, al punto numero due, si specifica come sia anche tendente all’egocentrismo, e abbia di sé un’idea decisamente poco realistica, per non dire grandiosa.
Il passo seguente definisce lo psicopatico come continuamente bisognoso di stimoli, in preda a un costante horror vacui…

Fermi tutti: se nell’identikit cominciate a riconoscere i tratti di qualcuno che conoscete bene, non vi preoccupate più di tanto.
Ronson è molto chiaro, in proposito: il comune senso della psicosi, negli ultimi anni, si è allargato a dismisura, fino ad includere nel DSM (il manuale di riferimento adottato dagli psichiatri di tutto il mondo per redigere le proprie diagnosi) i cosiddetti disturbi da deficit di attenzione dei bambini, fino all’altroieri meglio conosciuti sotto la locuzione “il bambino è un po’ distratto”».

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ronsonAlcuni accademici hanno ricevuto un pacchetto con un libro misterioso e una serie di strani messaggi. Per Jon Ronson, giornalista esperto di squilibrati e lunatici, contattato per investigare sulla vicenda, è un invito a nozze. Nel suo viaggio, condotto sul confine labile tra normalità e psicopatia, Ronson incontrerà criminal profilers, un manager americano celebre per essere uno dei più spietati tagliatori di teste, l’ex comandante degli squadroni della morte di Haiti, un famoso psicologo e un agente dei servizi segreti inglesi diventato cospirazionista nonché messia autoproclamato. E scoprirà non solo che il mondo a quanto pare è governato da una manciata di psicopatici travestiti da carismatici leader, ma che quel confine è una definizione di comodo, uno strumento nelle mani del potente e ricchissimo “business della follia”.

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