PHI, la misura della coscienza – la Repubblica

La Repubblica

«C’è, ma non si vede. Va e viene, e non si trova in nessun posto. La coscienza crea il nostro mondo, contiene colori, suoni, emozioni, pensieri, memorie. Ed è quello che rende “il cervello più grande del cielo”, come scriveva Emily Dickinson, perché gli permette di contenere il cielo e noi che lo stiamo guardando. Ma è anche uno degli argomenti che a lungo sono stati tabù per gli scienziati, perché, studiando la coscienza, oggetto e soggetto della ricerca coincidono e siamo costretti ad ammettere che è la materia a generare la mente.

Perciò fino a pochi anni fa qualsiasi tentativo di avvicinare la coscienza con strumenti della scienza veniva preso per velleitario. Oggi, invece, più o meno da quando ci si è messo il Nobel Francis Crick alla fine degli anni Ottanta, è solo ambizioso. Ma una teoria della coscienza cominciamo ad averla.

Nasce da un’intuizione di Giulio Tononi, neuroscienziato e psichiatra, direttore del Center for Sleep and Consciousness dell’Università del Wisconsin. L’ha descritta lui stesso in un romanzo visionario e dal titolo complesso: PHI. Un viaggio dal cervello all’anima, uscito per Codice Edizioni, con un blurb di Oliver Sacks che riconosce all’autore di aver dato “corpo e anima alle ultime frontiere della ricerca neuroscientifica”.

La teoria di Tononi ha una prima caratteristica chiave: parla di una coscienza misurabile. O meglio: di una qualità della coscienza, fatta di informazione, e di una quantità, riconducibile a un numero identificato dal simbolo PHI. Perciò è una teoria che può essere messa alla prova. Lo strumento per farlo è il “coscienziometro”.

“Al momento” – spiega Tononi – “il coscienziometro è uno strumento assai primitivo che usa uno stimolatore magnetico transcranico (una tecnica non invasiva che stimola il cervello da fuori, ndr) e un gran numero di elettrodi. Si può ottenere così una misura dell’attività del cervello e da qui una stima della quantità di coscienza, cioè di PHI”.

Il coscienziometro è utilizzabile per capire il livello di coscienza in pazienti in stato vegetativo, ed è già allo studio a Liegi e a Milano, dove ha mostrato di funzionare meglio di tutti gli altri indicatori. “Ma in più, ci permette di verificare la teoria e le sue previsioni”.

Per capire come, partiamo dall’inizio».

Silvia Bencivelli, la Repubblica (per continuare a leggere l’articolo su Repubblica, clicca QUI e vai al PDF).

 

tononiRomanzo-saggio potente e suggestivo, PHI regala alla teoria sulla coscienza di Giulio Tononi un’inaspettata veste narrativa. Protagonista di questo libro, in più punti ispirato alla Divina Commedia, è Galileo Galilei. L’astronomo pisano viene guidato in questo viaggio onirico prima da Francis Crick, poi da Alan Turing e infine da Charles Darwin, alla scoperta di cos’è la coscienza e di com’è generata dal cervello. Ma l’approdo finale di questa esplorazione è ancora più sorprendente delle sue premesse. Nel corso della narrazione Galileo, e con lui il lettore, scoprirà che la coscienza, da sempre considerata un mistero insondabile, appannaggio esclusivo della filosofia o mera illusione -laddove ciò che conta per la scienza è solo il brusio incessante delle cellule nervose- è in realtà la cosa più reale, più grande e più irriducibile che esista, ma non per questo non misurabile. Le sue forme sono geometriche, la sua misura un numero: PHI.

Clicca sulla copertina per andare alla scheda-libro.

Acquista il libro subito su IBS o Amazon.