Pellizzetti e gli indignati

Il Secolo XIX

«Pierfranco Pellizzetti, politologo e polemista genovese, ha dato recentemente alle stampe l’interessante pamphlet Conflitto. L’indignazione può davvero cambiare il mondo? (Codice, 107 pagine, 9,90 euro) che sarà presentato oggi alle 17.45 nella sala del Munizioniere di Palazzo Ducale.

[…] Secondo Pellizzetti il conflitto è il vero motore del cambiamento, la linfa vitale utile ai cambiamenti per riconquistare posizioni di forza. “Per mirare al cuore di tenebra del potere del terzo millennio” spiega l’autore “indignarsi non basta più: occorre occupare democraticamente il punto critico dove il potere collude con il denaro. Fa da epigrafe al volumetto una citazione di Marc Augè che recita: “La lotta di classe c’è stata ma la classe operaia l’ha persa. L’Internazionale trionfa ma è capitalista”».

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Pierfranco Pellizzetti - ConflittoStiamo assistendo, in questi anni, a una progressiva accelerazione delle insorgenze sociali: dalle piazze maghrebine agli indignados fino a Occupy Wall Street, l’opposizione al vigente ordine economico e politico si è diffusa a macchia d’olio. Eppure le logiche che hanno regolato il mondo negli ultimi trent’anni non sono state neanche scalfite, e l’antagonismo è rimasto confinato nella dimensione sterile della pura testimonianza, politicamente inerte. Perché? Secondo Pellizzetti è il conflitto il vero motore del cambiamento, la linfa vitale utile ai movimenti per riconquistare posizioni di forza. Per mirare al cuore di tenebra del potere del terzo millennio, indignarsi non basta più: occorre occupare democraticamente il punto critico dove il potere collude con il denaro.