Su Libero, Miriam Romano dedica un articolo ad alcuni dei pazienti eccellenti raccontati in Sotto i ferri di Arnold van de Laar.
Si parte con il povero fabbro Jan de Doot, che nell’Olanda del Seicento per la disperazione si asportò da solo un calcolo alla vescica, e si arriva alla cosiddetta “tracheotomia del secolo”, quella praticata a John Fitzgerald Kennedy dal giovane medico Malcom Perry a Dallas nelle concitate ore dopo l’attentato, che “nascose” il foro dello sparo nel collo di JFK e diede il via al “mistero”: «Non si riuscì mai a capire dove quel proiettile si fosse infilato e quanti colpi, e quindi quante mani, avessero ucciso, di fatto, il presidente».