Ornella Ferrarini recensisce Il libro dei numeri di Joshua Cohen sulla rivista The Good Life.
«Una Pastorale americana con dentro Internet, oppure, come l’ha definito il New York Times “hot mess”: un gran casino. Nelle 745 pagine l’autore racconta come (il suo omonimo) Joshua Cohen, scrittore newyorchese, un po’ Woody Allen di Manhattan, pubblica il primo, sofferto romanzo, due settimane prima dell’11 settembre 2001. Il libro ha vita brevissima sugli scaffali, ma la seconda opportunità arriva quando Joshua Cohen (il suo doppio), multimiliardario della Silicon Valley, lo ingaggia come ghost writer per la sua biografia (il doppio del doppio).»
Nel Libro dei numeri ci sono «James Joyce, nel flusso di coscienza, Philip Roth nel sarcasmo fallimentare. E c’è un affetto religioso: il titolo si rifà al quarto libro della Bibbia che racconta i 40 anni della vita nel deserto degli ebrei».