«Chi pensava che arricchire un articolo con foto e video, o renderlo condivisibile sui social network fosse l’ultima frontiera del giornalismo si sbagliava di grosso. I deep media si affacciano sempre di più nel mondo delle notizie e promettono di rivoluzionarlo di nuovo, andando oltre la multimedialità per offrire al lettore un’esperienza coinvolgente su più livelli.
Con i deep media un reportage o un racconto vengono smontati, serializzati e fatti rimbalzare su più piattaforme. Si tratta di raccontare storie in modo non lineare, attraverso forme espressive diverse come l’audio, il video e l’interazione sociale. In questo modo il contenuto non scade nel tempo e i lettori continuano ad interessarsi alle singole parti delle vicende. Una dinamica molto vicina al mondo dei videogiochi, dove la lunghezza di un articolo è irrilevante di fronte alla sua dimensione “profonda”.
“La multimedialità riguarda solo la forma, mentre è necessario avere in mente un obiettivo e pensare a come raggiungerlo”, ha detto Frank Rose, storica firma di Wired, alla conferenza If The Book Then 2013 a Milano. Nel suo ultimo libro, “Immersi nelle storie” (Codice edizioni, 2013), Rose vede la Rete come un luogo dove si fanno esperienze, oltre che acquisire informazioni. Da questa prospettiva, chi produce i contenuti “si troverà in un mondo nel quale sono compenetrati autore e pubblico; storia e gioco; intrattenimento e marketing; finzione e realtà”».
Anna Lesnevskaya e Vincenzo Scagliarini, Piazzadigitale.corriere.it – Il Corriere della Sera (per continuare a leggere, clicca QUI).
Nel Novecento ogni nuovo mezzo di comunicazione (cinema, radio, televisione) ha di volta in volta rivoluzionato le regole che governano l’arte della narrazione. Lo scopo però è stato per tutti sempre lo stesso: immergere il pubblico nelle storie raccontate, coinvolgerlo. Oggi, grazie alla natura sociale e collaborativa di internet, quest’arte ha raggiunto il suo massimo grado di evoluzione: lo spettatore non è più solo immerso nella storia, ma è chiamato in diversi modi a farne parte, a contribuire attivamente alla sua scrittura.