La rivista “OGGI” dedica un numero speciale ai cinquant’anni dell’allunaggio e pubblica un estratto da Volere la Luna di Richard Wiseman.
Volere la Luna racconta le missioni Apollo ma soprattutto racconta il team di lavoro che ha contribuito a realizzare un’impresa che sembrava impossbile. Dalle interviste ai membri del Mission Control Center della NASA Wiseman ha identificato un approccio che ha chiamato “mentalità Apollo”, che può guidare la vita professionale e privata di ognuno di noi.
Un esempio di mentalità Apollo al suo meglio? Il pensiero flessibile, come nel celebre episodio dell’interruttore rotto della missione Apollo 11, “aggiustato” da Buzz Aldrin con un pennarello (che ancora conserva nel suo studio!) e descritto nell’estratto su “OGGI”:
Buzz Aldrin, oggi “vivace” sostenitore delle missioni su Marte.
«Il modulo lunare dell’Apollo 11 usava degli interruttori di circuito a pulsante. Uno degli astronauti aveva rotto la parte superiore del pulsante, e quel che restava dell’interruttore era tutto all’interno della strumentazione. Il pulsante andava spinto nel braccio del motore di ascensione del modulo. Ma siccome l’interruttore faceva parte di un circuito elettrico Aldrin era comprensibilmente restio a infilare nel buco un dito o un arnese metallico. Poi Aldrin ebbe un’idea. Gli astronauti dell’Apollo avevano ricevuto in dotazione una penna high-tech progettata appositamenteper funzionare in assenza di gravità. Aldrin non l’apprezzava più di tanto e preferiva invece usare i pennarelli. All’improvviso si ricordò di averne uno nella tasca sulla spalla e si chiese se non potesse servire. Sorprendentemente, la punta sottile del pennarello entrava perfettamente nell’apertura e così Aldrin poté attivare l’interruttore di circuito e preparare il modulo al decollo.»