Sulle pagine del “manifesto“, Benedetto Vecchi firma una bellissima recensione di Febbre di Ling Ma, romanzo che più che un’apocalisse descrive «un’implosione della realtà». Senza ammiccare al lettore, perché è «poca la violenza», e sono «assenti descrizioni grondanti buoni sentimenti o sangue».
Febbre è un romanzo che secondo Vecchi ha l’intimo ritmo narrativo di un blog personale, interpretabile – e non è un «riferimento azzardato» – alla luce del pensiero di Antonio Gramsci, perché racconta «la perdita propulsiva del capitalismo e il suo inevitabile declino nel plasmare un mondo a sua immagine e somiglianza».
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