Il morbo dei dottori – Walter Caputo, Gravità Zero

Gravità Zero

Il divulgatore scientifico Walter Caputo, all’interno del sito Gravità Zero, recensisce Il morbo dei dottori di Sherwin B Nuland. 

Ci vuole poco ad essere catapultati in un grande ospedale di Vienna nel 1847. Si entra per partorire e dopo qualche giorno ci si ritrova cadavere su un tavolo, sotto gli occhi di medici e studenti di medicina, che scrutano gli inequivocabili segni della febbre puerperale. “Nessuno sapeva cosa la causasse, e nessuno sapeva cosa fare” scrive Sherwin B. Nuland (nella traduzione di Giuliana Picco) all’inizio del secondo capitolo de “Il morbo dei dottori – La strana storia di Ignac Semmelweis“. Una storia che comincia proprio inducendo il lettore a tuffarsi in quel mondo privo di igiene, dove si vedono i segni della morte, ma non se ne comprendono le cause. Ed effettivamente è difficile staccare gli occhi dal testo del primo capitolo: io non ci sono riuscito. Ho cominciato a scrivere una volta giunto all’inizio del secondo.

E, secondo Gravità Zero, Il morbo dei dottori è un’opera in cui si capisce con chiara evidenza che per comprendere il futuro, occorre svelare il passato. Inoltre, dalla scienza non si possono pretendere soluzioni miracolose e immediate, perché essa ha bisogno di tempo, come hanno bisogno di tempo le analisi sui dati. Se in questo tempo si incontrano menti particolarmente geniali, che comprendono il vettore di trasmissione e/o l’agente eziologico, non è detto che le loro idee si diffondano subito, né che vengano immediatamente comprese, studiate e applicate.

A questo link la recensione completa.

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