Lo sguardo molecolare che caratterizza la nostra epoca

Corriere del Ticino

«Le biotecnologie permettono oggi non solo di conoscere sempre più in dettaglio i meccanismi di funzionamento della vita, ma anche di modificarli: quali le conseguenze per l’uomo e la società del ventunesimo secolo? Informazioni e riflessioni in proposito sono contenute nel libro Geni a nudo, di Helga Nowotny, presidente del Consiglio Europeo della Ricerca e professore emerito dell’ETH di Zurigo e di Giuseppe Testa, direttore del laboratorio di epigenetica delle cellule staminali presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. Il dottor Testa anticipa alcuni degli argomenti trattati nel libro.

Giuseppe Testa, perché avete scelto questo titolo?
Ci riferiamo allo sguardo molecolare che caratterizza la nostra epoca e che denuda sempre di più non solo i nostri corpi ma anche i nostri geni, in una vertigine di visibilità che, al contempo, apre anche nuove possibilità di intervenire sulla vita, inclusa la nostra.

Dunque, grazie a queste possibilità si verrà profilando una discontinuità netta con il passato.
Secondo noi c’è bisogno di un atteggiamento più avvertito che consideri le continuità e le discontinuità: per esempio, le tecniche della procreazione assistita sembrano a prima vista delle indubbie novità, si pensi alla maternità surrogata (cioè figli che sono concepiti e partoriti per conto di altre donne) o alla fecondazione eterologa. Eppure, la novità tecnologica si ricollega sottotraccia a modi di intendere la generazione e la genitorialità che sono in continuità con il passato. Il punto è dunque capire se possiamo affrontare le apparenti novità con gli strumenti che già abbiamo o se occorre trovarne di nuovi».

 

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Un’opera intelligente alla ricerca di nuovi orizzonti per ripensare i rapporti tra scienza e società.

Umberto Veronesi

 

Un’acuta ed elegante analisi di come le scienze della vita stanno cambiando il modo in cui l’uomo vede se stesso.

Financial Times