Le neuroscienze cambieranno tutto? – Andrea Lavazza e Luca Sammicheli, Avvenire

Avvenire

Avvenire pubblica un estratto dall’introduzione che arricchisce la nuova edizione del saggio di Andrea Lavazza e Luca Sammicheli, Il delitto del cervello.

«La possibile – vera – rivoluzione delle “neuroscienze” non consiste tanto nella nuova integrazione delle diverse discipline nello studio del cervello quanto nella possibile completa riduzione – via correlati cerebrali – del comportamento a fenomeno naturale – scrivono gli autori. E dunque, lo ripetiamo in quanto questione centrale, a slittamento di competenze dal dominio politico a quello scientifico. I rapporti tra neuroscienze e psicologia diventano dunque centrali nella nostra trattazione.»

«Insomma, in relazione a un tema così delicato come l’applicazione della scienza al diritto, occorre un atto di rigore cognitivo che ci impone di non confondere le cose (e i fatti) con i fenomeni.» Con Il delitto del cervello Lavazza e Sammicheli entrano nel vivo di un dibattito che evolve di pari passo con gli sviluppi della scienza, cercando una possibile convergenza tra i due ambiti. «Un metodo, quello della neurofenomenologia, che pare dunque potere conciliare senza eccessive contraddizioni gli apporti rivoluzionari delle neuroscienze con il contatto mit den sachen selbst (“con le cose stesse”, come chiedeva Husserl) che dovrebbe sempre caratterizzare la vita sociale, politica e giuridica.»

A questo link l’articolo completo.

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