«Intrappolati nel mondo apparente, cosa ne sappiamo noi del mondo vero?» si chiede Cristian Fuschetto su Il Mattino. Il saggio di Steven Strogatz Il potere dell’infinito fornisce «una risposta molto ben documentata e ricca di fascino a questo paradossale interrogativo».
«Tra i più celebri matematici d’America», con il suo ultimo libro Steven Strogatz «conferma il suo talento da divulgatore» scrive Fuschetto. Dedicare un saggio al calcolo infinitesimale, infatti, è un’impresa coraggiosa in cui Strogatz riesce brillantemente, comunicando al lettore tutto il fascino di questa materia definita, non a caso, la “lingua di Dio”. «Se c’è qualcosa che merita di essere chiamato segreto dell’universo» afferma il matematico «di sicuro è il calcolo infinitesimale».
La parabola che ha portato il calcolo infinitesimale fino alle sue raffinate espressioni odierne ha radici storiche, che partono dall’antica Grecia. L’intuizione fondamentale la si deve poi a Newton, che ha unito «l’algebra con il potere dell’infinito». Le equazioni differenziali sono infatti in grado di spiegare il comportamento di tutti gli oggetti inanimati. Motivo che spinse Richard Feynman a definire il calcolo infinitesimale come “la lingua di Dio”.