La ragione non comanda

Doppiozero

«È sbagliato fare sesso con una gallina morta? E con tua sorella? Qualcosa in contrario al defecare in un urinale? Se il tuo cane muore, perché non mangiarlo? Quesiti morali a cui tutti sappiamo dare una risposta. Forse. Per capire cosa succede alla mente umana di fronte a domande come queste Jonathan Haidt, psicologo della Università della Virginia, ha sottoposto un campione di circa 130mila americani a un’analisi delle loro reazioni.

La conclusione è: la ragione non comanda. Di fronte a domande morali, raggiungiamo subito una conclusione, solo in seguito produciamo giustificazioni di ciò che abbiamo deciso. Sappiamo che qualcosa è sbagliato, poi stabiliamo il perché. «La ragione non funziona come un giudice imparziale che soppesa le prove o come un’insegnante che ci guida verso la saggezza. Si comporta piuttosto come un avvocato o un ufficio stampa: difende e giustifica agli altri le nostre azioni e i nostri giudizi», sostiene Haidt. Secondo lo psicologo non è altro che la conferma di quanto sosteneva Hume nel secondo libro del suo Trattato: «la Ragione è la schiava delle Passioni».

Questa idea della mente umana è al centro dell’ultimo, discusso, lavoro di Haidt: Menti tribali: Perché le brave persone si dividono su politca e religione (Codice, 2013. In originale: The Righteous Mind: Why good people are divided by politics and religion, Pantheon, 2012). La domanda da cui parte Haidt è: perché non riusciamo a superare le divisioni tra destra e sinistra? “Perché non siamo progettati per ascoltare le ragioni altrui”, la sua risposta. “La mente funziona come un elefante guidato da un fantino”, scrive lo psicologo».

Antonio Sgobba, Doppiozero (per continuare a leggere, clicca QUI).

 

Jonathan Haidt - Menti tribali

Senza dubbio uno dei libri più importanti dell’anno

The Wall Street Journal

 

Un’originale ed eccezionale sintesi di psicologia, analisi politica e filosofia.

Edward O. Wilson

 

Acquista il libro subito su IBS o Amazon.