La paura del contatto reale con l’altro – Lisa Ginzburg, Avvenire

Avvenire

Su Avvenire Lisa Ginzburg recensisce La fine dell’amore di Eva Illouz, saggio frutto di un lavoro pluriennale che analizza le ragioni dell’instabilità di coppia. «Come già in altri libri di Illouz, presupposti e conclusioni non sono consolanti ma di estremo interesse per come la pensatrice sa disporli in maniera segmentata in un discorso ampio.»

Alla base del saggio, il concetto di «non-amore», che in parte riprende i “rapporti liquidi” descritti da Bauman: «Paura di impegnarsi in un vero rapporto e la pulsione nevrotica al non-legame […] sono la spia di questa disgregazione dei legami. Posto davanti a troppe occasioni, l’amore evita di definirisi in forma stabile e perde così di peso e di narratività. L’esito è un fragilizzarsi dell’io, e quella penuria di rapporti duraturi che vede tanti (sempre più) uomini e donne refrattari a realizzarsi tessendo in due la tela di un vincolo».

Eva Illouz lavora con una notevole mole di materiali: «Percorsi di riflessione teorica sono affiancati da documenti sul campo, interviste fatte a uomini e donne eterosessuali e non, divorziati o single inveterati, depressi o felici», elabora fonti di cultura popolare come film e grandi avvenimenti, cronache, blog e siti di incontri, e senza alcuna banalizzazione moralistica La fine dell’amore ci mette in guardia su quanto il nostro desiderio e il nostro amare «siano ambiti così subdolamente invasi dalle regole del capitalismo e le leggi di mercato».

A questo link l’articolo completo.

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